Excel per la gestione del cash flow: come costruire un modello utile, semplice e potente
- Jacopo Corubolo
- 26 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 4 giu
In ogni azienda, la gestione della liquidità è una delle attività più critiche e, allo stesso tempo, spesso trascurate. Si tende a guardare il saldo del conto corrente come unico indicatore, ma questo approccio è miope e rischioso. La vera domanda da porsi è: “Quale sarà la mia disponibilità di cassa tra 10, 20 o 30 giorni?”. Per rispondere, non servono software costosi: basta Excel, se usato con metodo.
Il primo passo è raccogliere le informazioni. Bisogna avere chiaro quali sono gli incassi attesi (da clienti, finanziamenti, altri flussi in entrata) e i pagamenti previsti (fornitori, stipendi, imposte, rate di mutui). Questi dati vanno inseriti in un foglio Excel strutturato con almeno quattro colonne: data, descrizione, importo, e tipologia (entrata o uscita). È importante che le date siano precise, perché tutto il modello si baserà su di esse.
Una volta raccolti i dati, si passa alla costruzione della proiezione della liquidità. Qui entra in gioco la potenza di Excel. Si crea un secondo foglio con una colonna che elenca, giorno per giorno, le date del periodo che si vuole monitorare (ad esempio, i prossimi 60 giorni). Per ogni giorno, si calcolano le entrate e le uscite previste utilizzando la funzione SOMMA.PIÙ.SE, che permette di sommare solo gli importi che corrispondono a una determinata data e tipologia. Questo passaggio è fondamentale per ottenere un flusso giornaliero realistico.
Il cuore del modello è la colonna del saldo cumulato. Qui si parte da un saldo iniziale (che può essere il saldo attuale del conto corrente) e, giorno dopo giorno, si sommano le entrate e si sottraggono le uscite. La formula è semplice: saldo del giorno precedente + entrate - uscite. In questo modo, si ottiene una curva che mostra l’evoluzione della liquidità nel tempo.
Per rendere il tutto più leggibile e utile, è consigliabile aggiungere un grafico a linee che rappresenti l’andamento del saldo. Questo permette di visualizzare immediatamente eventuali picchi negativi o momenti di tensione finanziaria. Se, ad esempio, il grafico mostra che il saldo scende sotto zero il 18 del mese, si può intervenire in anticipo: posticipare un pagamento, sollecitare un incasso, o attivare una linea di credito.
Questo modello, una volta impostato, può essere aggiornato facilmente ogni settimana o ogni mese. Basta modificare le date e gli importi, e tutto il resto si aggiorna automaticamente. È un sistema semplice, ma estremamente efficace, che consente di passare da una gestione reattiva a una gestione proattiva della cassa.
Di seguito un esempio di come strutturare un semplice cash flow in Excel: come si può notare, nei mesi di giugno, ottobre, novembre e dicembre il valore del cash flow risulta negativo. Bisognerà quindi agire per prepararsi a tali situazioni.

Ecco perché Excel, se usato con metodo, può diventare uno strumento strategico per la gestione finanziaria. Non è solo un foglio di calcolo: è una bussola per orientarsi nel mare della liquidità aziendale.
